Di seguito il testo della mozione, frutto della proposta elaborata dai Consiglieri comunali e di Quartiere di Sinistra Ecologia e Libertà, per il rilancio dei CdQ.
SEL lunedì scorso (12 maggio) ha promosso una prima iniziativa pubblica per avviare un confronto sulla sua proposta, che è aperta ad integrazioni, critiche e dubbi. Riteniamo che il tema della partecipazione e del coinvolgimento dei cittadini in merito alle principali scelte dell'Amministrazione sia uno dei punti fondamentali del programma per le elezioni 2011 del Comune di Novara. Non solo i Quartieri, quindi, ma più in generale gli strumenti, per ora scarsi, con i quali i novaresi esercitano il ruolo di cittadini. Una funzione che non si esaurisce nel voto ogni cinque anni.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Ricordato che:
I consigli di quartiere sono nati nell’ambito di una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita politico-amministrativa della città. Con il venire meno del coinvolgimento della popolazione questi organismi sono stati interpretati come strumenti di decentramento burocratico con pochi poteri decisionali e con scarse risorse finanziarie, che raramente hanno inciso sul miglioramento dei servizi ai cittadini. Tutto ciò ha contribuito ad allontanare i cittadini dalla partecipazione.
Inoltre diversi provvedimenti legislativi, apparentemente tesi a ridurre i “costi della politica” in realtà hanno definitivamente affossato i limitati strumenti di partecipazione e di coinvolgimento dei cittadini alla vita amministrativa, ed in particolare all’assunzione delle decisioni più rilevanti.
Ritenuto che
Sia necessaria una proposta che coinvolga nuovamente la cittadinanza nelle decisioni sul futuro della città.
L’amministrazione comunale deve innanzi tutto garantire la continuità di alcuni servizi (anagrafe decentrata, associazionismo, assistenza sanitaria volontaria, centri anziani, accesso alle biblioteche), l’accesso delle sedi da parte di associazioni, partiti, movimenti, ecc.
DELEGA
la Commissione Statuto a predisporre, entro 90 giorni dall’approvazione della presente mozione, una proposta di riforma delle vigenti forme di partecipazione alla vita amministrativa, che si uniformi ai seguenti criteri:
1- Lo Statuto comunale dovrà prevedere in capo ai CdQ per alcuni compiti istituzionali il parere di consultazione obbligatoria preventiva e non vincolante quali il bilancio, l’urbanistica, i lavori pubblici, la mobilità urbana, le attività culturali e commerciali, ecc. All’interno di tali competenze il parere dovrà essere vincolante sugli aspetti principali che riguardano la vita del quartiere quali i piani di edificabilità con impatto ambientale e dei servizi, la gestione del verde pubblico, la mobilità urbana e la viabilità di quartiere, le varianti urbanistiche, i piani di manutenzione ordinaria e qualificazione territoriale;
2- Per costruire e gestire forme di bilancio partecipato, una percentuale significativa del Piano triennale delle opere pubbliche dovrà essere obbligatoriamente concordato con le rappresentanze di quartiere;
3- Poiché è prioritario intensificare canali di partecipazione e non prevedendo questa proposta costi per i gettoni di presenza, non è rilevante il numero dei CdQ. Quindi è funzionale mantenere l’attuale assetto, riducendo però il numero dei rappresentanti (passando dagli attuali 250 a 120) che avranno un ruolo di coordinamento e di rapporto diretto con l’amministrazione comunale, prevedendo, nel caso di tematiche o problemi rilevanti, l’obbligo di convocazione di assemblea pubblica di quartiere. In questo caso i rappresentanti dovranno presentare all’amministrazione le richieste della popolazione;
4- Per l’elezione del comitato di quartiere dovranno essere convocate dal sindaco le assemblee di quartiere entro un massimo di sei mesi dalle votazioni comunali, con il compito di formare l’elenco dei candidati che si auto propongono. Inoltre, entro 5 giorni successivi allo svolgimento dell’assemblea pubblica è possibile presentare la propria auto candidatura presso la segreteria comunale, purché sostenuta e sottoscritta da almeno 20 persone tra gli aventi diritto al voto nel quartiere del candidato stesso. Il Sindaco entro il mese successivo convocherà contemporaneamente per ogni quartiere delle assemblee con la funzione di seggio elettorale, presiedute da un funzionario comunale che si avvarrà della collaborazione di due scrutatori scelti tra gli elettori ,esclusi i candidati;
5- Ogni Comitato di Quartiere è composto da un numero minimo di cinque e massimo di dieci rappresentanti secondo lo schema allegato; il comitato eletto si doterà di un proprio regolamento che preveda l’elezione del coordinatore, le funzioni assegnate ai singoli componenti, le modalità e la convocazione del comitato e delle assemblee pubbliche;
6- Sono elettrici ed elettori dei comitati di quartiere e possono essere eletti rappresentanti di quartiere i seguenti iscritti all’anagrafe della popolazione residente che abbiano compiuto il 16° anno di età al momento delle votazioni e che non abbiano riportato condanne penali per reati contro la Pubblica Amministrazione e per reati di mafia (anche con sentenza di primo grado):
- cittadini italiani;
- cittadini comunitari residenti a Novara da almeno tre anni;
- cittadini extracomunitari in possesso di carta di soggiorno, e residenti a Novara da almeno 3 anni.
Non possono essere eletti Consiglieri di Quartiere:
- il Sindaco, gli Assessori e i Consiglieri comunali del Comune di Novara e i Dirigenti comunali.
La perdita dei requisiti richiesti comporta la decadenza dalla carica.
Il Segretario comunale provvederà a verificare la eleggibilità dei candidati;
7- Per i quartieri: S. Agabio, Nord, Sud, Ovest, Nord-Est, Sacro Cuore, San Martino, Porta Mortara, Sud-Est, Centro e S. Rita il comitato è composto di 10 rappresentanti; per i quartieri di Pernate e Lumellogno, tale numero è di cinque rappresentanti, garantendo la rappresentanza anche ai piccoli quartieri.
Prima dell’approvazione della proposta, il Consiglio comunale avvierà una consultazione in merito con tutti e i 13 CdQ , in apposite sedute del Consiglio di Quartiere aperte alla partecipazione e al contributo della cittadinanza.
Novara, 12 maggio 2010.
Firmato: Fonzo- Reali
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