Nella seduta di ieri, il Consiglio ha discusso le seguenti interrogazioni:
- la n. 356, primo firmatario Mattera (Udc), sulla situazione Phonemedia. Il Sindaco ha ripercorso le tappe delle azioni intraprese dal Comune e ha ricordato la sostanziale unanimità di prese di posizione, da parte delle forze politiche, su questa triste pagina della nostra città. Al riguardo, vi segnalo la notizia che nei giorni scorsi il Coordinamento provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà ha provveduto a versare 200 euro alle lavoratrici e ai lavoratori, che da mesi non ricevono un centesimo di stipendio;
- la n. 368, di cui ero il primo firmatario, sulle ragioni delle dimissioni del presidente Assa, Gianni Alessi, che nel settembre 2008 si dimise dall'incarico adducendo motivazioni di tipo personale e familiare. Stesse argomentazioni che il Sindaco utilizzò per spiegare pubblicamente, ed anche in Consiglio, la retromarcia di Alessi. In realtà nel novembre 2009 si apprese che il Pubblico Ministero aveva chiesto per Alessi il rinvio a giudizio per voto di scambio. Non solo, Alessi, in un'intervista ad un bisettimanale locale, ammise che : "Una volta saputo di essere indagato, d'intesa con il Sindaco Massimo Giordano, ho rassegnato il mandato". Nell'interrogazione chiedevo se corrispondesse al vero che le dimissioni fossero state concordate e, in caso di risposta positiva, perchè il primo cittadino avesse omesso di farne cenno nelle sue comunicazioni al Consiglio. Giordano ha sostenuto che, trattandosi di notizie delicate, si era limitato a riferire le argomentazioni addottegli da Alessi. Ho replicato che non è sicuramente una vicenda personale che un consigliere comunale e presidente di una società municipalizzata venga rinviato a giudizio per voto di scambio. Se l'accusa venisse confermata nei tre gradi di giudizio, la maggioranza di centro-destra avrebbe beneficiato di un gruzzoletto di voti ottenuto attraverso promesse di favori. Alessi, infatti, portò in dote a Giordano ben 400 preferenze, tant'è che venne subito premiato con la presidenza dell'azienda municipalizzata dei servizi ambientali. La questione non è giudiziaria (ci penseranno i magistrati a decidere) ma politica, poichè il Sindaco non ha mai preso le distanze da quei voti, per l'ottenimento dei quali Alessi è stato rinviato a giudizio;
- la n. 370, sottoscritta dal centro-sinistra, sull' incarico conferito dalla Giunta comunale all'attuale capo di gabinetto dell'Amministrazione Provinciale, con una spesa di 48.850,31 € per una perizia di casa "Bossi" in vista della sua alienazione. A nostro parere è stato violato il Regolamento comunale per l'affidamento di incarichi di consulenza e di aver disposto cospicue spese in difformità della volontà del Consiglio, che non si è ancora espresso sulla vendita del prestigioso palazzo. Il Sindaco, nella risposta, ha sostenuto di aver dato l'incarico all'ingegner Gerardo Ricciardi quando non era stato ancora foralmente nominato capo di gabinetto e, comunque, di non aver violato il relativo Regolamento comunale;
- la n.373, sottoscritta dal centro-sinistra, relativa al disagio lamentato dai familiari degli ospiti dell'Istituto per anziani, "De Pagave". Ho ricordato all'Assessore ai Servizi sociali, Massimo Contaldo (PdL), che sempre più spesso viene chiamato in causa dal Consiglio perchè le questioni sociali in città stanno assumendo caratteri straordinari ed urgenti. La scorsa seduta avevamo affrontato i casi della comunità di Vespolate e di Villa Segù. Oggi tocca alle lamentele dei familiari dei 200 anziani della struttura pubblica, che insistono sulla scarsità di personale e sui ridotti tempi a disposizioni per l'assistenza. Contaldo ha letto una lettera inviatagli dalla Presidente del "De Pagave" Paola Rovida che non conferma le lamentele dei familiari. I gruppi del centro-sinistra hanno chiesto una seduta della VI Commissione consiliare (Servizi sociali) al De Pagave insieme agli Amministratori dell'Istituto.
L'aula ha poi approvato nuovamente il nuovo Statuto di Pharma. Questa volta sono arrivati i voti necessari, il centro-destra ha assicurato i suoi 26 sì. L'opposizione si è astenuta, per le motivazioni già manifestate lunedì scorso, quando la maggioranza non aveva i 21 voti necessari.
Poichè il revisore dei conti, candidato dal PdL ed eletto qualche settimana fa dal Consiglio ha rifiutato la nomina, il Consiglio comunale ha nominato un nuovo revisore dei conti, sempre indicato dal PdL. Si tratta del rag. Berta.
Con un solo voto contrario, infine, è stato approvato il nuovo Regolamento comunale per l' installazione dei dehors.
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