
La Legge 194 ha superato positivamente sia la prova referendaria sia soprattutto la fase iniziale di applicazione. Tant'è che, tranne Giuliano Ferrara e pochi altri, gli oppositori di questa importante conquista di civiltà si guardano bene dal chiederne esplicitamente l'abolizione, poichè sanno che anche nell'elettorato del centro-destra una simile arretratezza non troverebbe il necessario consenso maggioritario. Infatti ricorrono a questi metodi, partendo dall'assunto che i consultori da soli non sono adeguati ad accompagnare le donne che maturano o meno la scelta della maternità. Anche nell'avvio del dibattito consiliare, in taluni interventi,si sono descritti i consultori come degli abortifici, da dove "esci" con un semplice certificato.
Per quanto ci riguarda, la nostra posizione è chiara:
Il dibattito risente di un grave limite, perchè la stragrande maggioranza di coloro i quali ne discute è composta da uomini. E' una contraddizione, così la sente chi scrive, non di poco conto: in quanto uomini siamo incapaci di comprendere "la maternità" e il dramma delle donne che sono costrette alla scelta di interromperla. Proprio per questa impossibilità non possiamo sostituirci al volere delle donne, ma in quanto rappresentanti delle elettrici e degli elettori di Novara siamo chiamati ad esprimerci con un voto;
La Legge 194 è una pietra miliare nella legislazione italiana, ha messo fine ad una piaga troppo diffusa soprattutto in alcune zone del Paese e riconosce alle donne il diritto ad una maternità consapevole. Tant'è che il numero di interruzioni di gravidanza dal 1978 ad oggi si è ridotto, a dimostrazione che le donne non hanno esercitato tale diritto come strumento di contraccezione (come qualcuno ancora sostiene);
La mozione presentata dal centro-destra è avulsa da qualunque conoscenza di quanto davvero accade a Novara. Non c'è un dato, un riferimento! Di qui la pretestuosità del documento;
Se il Comune, come noi riteniamo dovrebbe fare, intende davvero sostenere la maternità, intervenga nei settori che rientrano nelle sue competenze. Ci riferiamo soprattutto ai servizi per la prima infanzia: a Novara sono ancora troppi i bambini in lista d'attesa per un posto all'asilo nido. Le agevolazioni economiche sono riconosciute solo ai nuclei con più di due figli al di sotto di un reddito Isee assai contenuto. Citiamo solo questi due possibili interventi, ma gli ambiti di intervento possono spaziare dal costo delle mense scolastiche a quelle del trasporto pubblico. Sono ben curiosi questi paladini della Famiglia: in prima fila a "supportare" le donne che dubitano sulla loro maternità, ma distratti, molto distratti, quando questi figli crescono;
I consultori pubblici, nonostante tutte le difficoltà, rappresentano un presidio fondamentale nella prevenzione e nell'educazione ad una sessualità consapevole.
Per queste ragioni abbiamo già annunciato, nei nostri interventi in Consiglio,che voteremo contro la mozione del centro-destra, senza indugi nè posizioni rabberciate. La Legge 194 di per sè rappresenta una sintesi avanzata delle diverse sensibilità politiche e culturali del Paese. Un'eventuale - ma purtroppo prevedibile - approvazione di questa mozione da parte della maggioranza del Consiglio comunale di Novara non rappresenterà un passo in avanti, ma un significativo passo indietro.
Novara, 16 dicembre 2008.
I consiglieri comunali:
Nicola Fonzo, Sinistra Democratica
Domenico Ierace, Partito Socialista,
Alfredo Reali, Rifondazione Comunista
Per quanto ci riguarda, la nostra posizione è chiara:
Il dibattito risente di un grave limite, perchè la stragrande maggioranza di coloro i quali ne discute è composta da uomini. E' una contraddizione, così la sente chi scrive, non di poco conto: in quanto uomini siamo incapaci di comprendere "la maternità" e il dramma delle donne che sono costrette alla scelta di interromperla. Proprio per questa impossibilità non possiamo sostituirci al volere delle donne, ma in quanto rappresentanti delle elettrici e degli elettori di Novara siamo chiamati ad esprimerci con un voto;
La Legge 194 è una pietra miliare nella legislazione italiana, ha messo fine ad una piaga troppo diffusa soprattutto in alcune zone del Paese e riconosce alle donne il diritto ad una maternità consapevole. Tant'è che il numero di interruzioni di gravidanza dal 1978 ad oggi si è ridotto, a dimostrazione che le donne non hanno esercitato tale diritto come strumento di contraccezione (come qualcuno ancora sostiene);
La mozione presentata dal centro-destra è avulsa da qualunque conoscenza di quanto davvero accade a Novara. Non c'è un dato, un riferimento! Di qui la pretestuosità del documento;
Se il Comune, come noi riteniamo dovrebbe fare, intende davvero sostenere la maternità, intervenga nei settori che rientrano nelle sue competenze. Ci riferiamo soprattutto ai servizi per la prima infanzia: a Novara sono ancora troppi i bambini in lista d'attesa per un posto all'asilo nido. Le agevolazioni economiche sono riconosciute solo ai nuclei con più di due figli al di sotto di un reddito Isee assai contenuto. Citiamo solo questi due possibili interventi, ma gli ambiti di intervento possono spaziare dal costo delle mense scolastiche a quelle del trasporto pubblico. Sono ben curiosi questi paladini della Famiglia: in prima fila a "supportare" le donne che dubitano sulla loro maternità, ma distratti, molto distratti, quando questi figli crescono;
I consultori pubblici, nonostante tutte le difficoltà, rappresentano un presidio fondamentale nella prevenzione e nell'educazione ad una sessualità consapevole.
Per queste ragioni abbiamo già annunciato, nei nostri interventi in Consiglio,che voteremo contro la mozione del centro-destra, senza indugi nè posizioni rabberciate. La Legge 194 di per sè rappresenta una sintesi avanzata delle diverse sensibilità politiche e culturali del Paese. Un'eventuale - ma purtroppo prevedibile - approvazione di questa mozione da parte della maggioranza del Consiglio comunale di Novara non rappresenterà un passo in avanti, ma un significativo passo indietro.
Novara, 16 dicembre 2008.
I consiglieri comunali:
Nicola Fonzo, Sinistra Democratica
Domenico Ierace, Partito Socialista,
Alfredo Reali, Rifondazione Comunista
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