
Sotto Palazzo Cabrino ha fatto tappa il corteo, molto partecipato, di lavoratrici e lavoratori della Deaprinting, che nei giorni scorsi ha denunciato un esubero di 104 dipendenti. In Consiglio si discuteva l'interrogazione, presentata dal centro-sinistra, proprio sulla vicenda. Si concorda, in apertura di seduta, una sospensione dei lavori per consentire a Sindaco, Assessori e Capigruppo di incontrare una delegazione del corteo. L'aula consiliare si trasforma in sala riunioni (vengono fatti allontanare i consiglieri non capigruppo e i giornalisti) perchè l'incontro abbia luogo. I rappresentanti sindacali ricordano che in sede di approvazione del nuovo PRG, nel 2004, venne approvata una proposta delle opposizioni, per la quale l'istanza di De Agostini di trasformare lo stabilimento di Corso della Vittoria in area residenziale veniva accolta a condizione che l'insediamento produttivo restasse a Novara con i medesimi livelli occupazionali. In sostanza ci chiedono di rafforzare quel vincolo, perchè può essere una leva per "convincere" l'azienda, la quale dal canto sua non sembra intenzionata ad accettare un ruolo da parte del Comune. Il Sindaco, infatti, comunica di aver parlato con i manager che obtorto collo hanno accolto l'invito ad un confronto a tre:Sindaco.azienda-sindacati. Da parte mia, in nome di tutta l'opposizione esprimo convinta solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici e sollecito a dare un senso a questo incontro, fissando subito la data del Consiglio Comunale aperto richiesto dai gruppi consiliari del centro-sinistra. Chiarisco che non lo consideriamo solo un modo perchè l'intera città, per tramite della sua massima espressione, sostenga la mobilitazione dei dipendenti, ma soprattutto per accogliere le istanze del sindacato in merito alla valenza dello strumento urbanistico e per stabilire quali decisioni adottare per sostenere socialmente ed economicamente i lavoratori che perderanno i posti di lavoro.
Alle 16.30 riprende il Consiglio e chiedo al Sindaco di riferire in aula quanto emerso nel precedente incontro. In questo modo può rispondere alla nostra interrogazione sulla questione, che è al primo punto all'odg.
Per i primi 15 minuti, Giordano fa il Sindaco raccontando gli ultimi aggiornamenti. Poi l'Alberto da Giussano che c'è in lui, prende il sopravvento e si infervora in un violento attacco contro:
- la Regione Piemonte che ostacola l'approvazione del PRG con atteggiamenti borbonici obbligandoci a dialogare con la minoranza. E' tutta colpa di Bresso & C. se le aziende non vengono a Novara. Ne abbiamo una grande richiesta a cui non possiamo dare riscontro;
- l'Assessore regionale Conti contro il quale dobbiamo lanciare i pomodori per quello che ha dichiarato nell'intervista a La Stampa;
- il centro-sinistra in Consiglio Comunale, che è fatto da "collaborazionisti" in accordo con i loro amici di Torino. Ci riempiamo la bocca di "tavoli", richieste di Consigli per la crisi onomica di Novara che non c'è perchè a fronte di una De Agostini che licenzia ci sono tante altre aziende che assumono;
- la Provincia di Novara che trama contro di lui, sotto la regia del PD
Un fiume in piena che travolge tutto.
Chiediamo la sospensione del Consiglio per un breve consulto tra i gruppi del centro-sinistra. Rientriamo in aula. Alfredo Reali, a nome di tutta la minoranza, annuncia che lasciamo il Consiglio perchè il Sindaco ha superato ogni limite della dialettica politica, anche di quella più accesa. Non ha il senso delle istituzioni e non rispetta i lavoratori e le lavoratrici che si sono rivolte al Comune perchè stia dalla loro parte. Usciamo e convochiamo subito una conferenza stampa per spiegare il senso della nostra dura presa di posizione.
Da quando sono diventato consigliere comunale (dicembre 2006) è la seconda volta che abbandono l'aula in segno di protesta insieme agli altri colleghi di minoranza. Sono gesti estremi che dovrebbero essere rari, ma ormai in Consiglio Comunale di Novara è il rispetto che sta diventando una rarità.
Alle 16.30 riprende il Consiglio e chiedo al Sindaco di riferire in aula quanto emerso nel precedente incontro. In questo modo può rispondere alla nostra interrogazione sulla questione, che è al primo punto all'odg.
Per i primi 15 minuti, Giordano fa il Sindaco raccontando gli ultimi aggiornamenti. Poi l'Alberto da Giussano che c'è in lui, prende il sopravvento e si infervora in un violento attacco contro:
- la Regione Piemonte che ostacola l'approvazione del PRG con atteggiamenti borbonici obbligandoci a dialogare con la minoranza. E' tutta colpa di Bresso & C. se le aziende non vengono a Novara. Ne abbiamo una grande richiesta a cui non possiamo dare riscontro;
- l'Assessore regionale Conti contro il quale dobbiamo lanciare i pomodori per quello che ha dichiarato nell'intervista a La Stampa;
- il centro-sinistra in Consiglio Comunale, che è fatto da "collaborazionisti" in accordo con i loro amici di Torino. Ci riempiamo la bocca di "tavoli", richieste di Consigli per la crisi onomica di Novara che non c'è perchè a fronte di una De Agostini che licenzia ci sono tante altre aziende che assumono;
- la Provincia di Novara che trama contro di lui, sotto la regia del PD
Un fiume in piena che travolge tutto.
Chiediamo la sospensione del Consiglio per un breve consulto tra i gruppi del centro-sinistra. Rientriamo in aula. Alfredo Reali, a nome di tutta la minoranza, annuncia che lasciamo il Consiglio perchè il Sindaco ha superato ogni limite della dialettica politica, anche di quella più accesa. Non ha il senso delle istituzioni e non rispetta i lavoratori e le lavoratrici che si sono rivolte al Comune perchè stia dalla loro parte. Usciamo e convochiamo subito una conferenza stampa per spiegare il senso della nostra dura presa di posizione.
Da quando sono diventato consigliere comunale (dicembre 2006) è la seconda volta che abbandono l'aula in segno di protesta insieme agli altri colleghi di minoranza. Sono gesti estremi che dovrebbero essere rari, ma ormai in Consiglio Comunale di Novara è il rispetto che sta diventando una rarità.
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