
Da parte mia, ho rivolto un appello ai consiglieri di maggioranza affinchè rivedessero la loro posizione per cinque buone ragioni:
1- Le farmacie comunali sono un valore economico (conferiscono al Comune 500.000 € l'anno) e sociale;
2- Sempre piú numerose sono le Amministrazioni comunali che acquistano farmacie (si veda il vicino Comune di Cameri);
3- Vendere le farmacie comunali significa dismettere un pezzo pubblico del Servizio Sanitario Nazionale, poichè le farmacie per legge sono convenzionate con il SSN;
4- Con la vendita non ci sarà liberalizzazione, ma oligopolio perchè un unico soggetto privato gestirà da subito ben cinque farmacie in città;
5- La tendenza in Europa- si vedano Francia e Germania- è di mantenere il controllo pubblico delle farmacie poichè sono uno strumento per gestire le crescenti emergenze sociali (emigrazione, nuove povertà).L'appello è caduto nel vuoto. La maggioranza, apparentemente convinta, ha detto il suo definitivo sì. Chi siano i potenziali acquirenti e con quali somme sono interrogativi per ora senza risposta.
L'assemblea di Palazzo Cabrino ha poi votato all'unanimità l'adesione del Comune di Novara alla Carta Europea per l'uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale. Una dichiarazione di intenti del tutto condivisibile, a cui dovranno seguire atti politici volti a superare le evidenti disparità di genere.
Il Consiglio, dopo questa pausa unitaria, è tornato a dividersi sulla proposta di delibera presentata dall'Assessore Moscatelli (Forza Italia) che consentirà all'Esecutivo di vendere i seguenti immobili del patrimonio comunale:
- Villa Costa, oggi sede del Distretto sanitario;
- Casa della Porta, che ospita la Procura della Repubblica;
- Struttura "La Pineta", ex lavatoio pubblico ed ex bagni pubblici a Sant'Agabio. Ora in disuso, ma fino a qualche tempo fa lì si svolgevano le attività di aggregazione dei ragazzi del quartiere promosse da suor Graziella.
2- Sempre piú numerose sono le Amministrazioni comunali che acquistano farmacie (si veda il vicino Comune di Cameri);
3- Vendere le farmacie comunali significa dismettere un pezzo pubblico del Servizio Sanitario Nazionale, poichè le farmacie per legge sono convenzionate con il SSN;
4- Con la vendita non ci sarà liberalizzazione, ma oligopolio perchè un unico soggetto privato gestirà da subito ben cinque farmacie in città;
5- La tendenza in Europa- si vedano Francia e Germania- è di mantenere il controllo pubblico delle farmacie poichè sono uno strumento per gestire le crescenti emergenze sociali (emigrazione, nuove povertà).L'appello è caduto nel vuoto. La maggioranza, apparentemente convinta, ha detto il suo definitivo sì. Chi siano i potenziali acquirenti e con quali somme sono interrogativi per ora senza risposta.
L'assemblea di Palazzo Cabrino ha poi votato all'unanimità l'adesione del Comune di Novara alla Carta Europea per l'uguaglianza e le parità delle donne e degli uomini nella vita locale. Una dichiarazione di intenti del tutto condivisibile, a cui dovranno seguire atti politici volti a superare le evidenti disparità di genere.
Il Consiglio, dopo questa pausa unitaria, è tornato a dividersi sulla proposta di delibera presentata dall'Assessore Moscatelli (Forza Italia) che consentirà all'Esecutivo di vendere i seguenti immobili del patrimonio comunale:
- Villa Costa, oggi sede del Distretto sanitario;
- Casa della Porta, che ospita la Procura della Repubblica;
- Struttura "La Pineta", ex lavatoio pubblico ed ex bagni pubblici a Sant'Agabio. Ora in disuso, ma fino a qualche tempo fa lì si svolgevano le attività di aggregazione dei ragazzi del quartiere promosse da suor Graziella.
Per poter vendere la Giunta ha bisogno che questi tre edifici nell'inventario comunale siano classificati nella categoria "disponibile". La delibera conteneva proprio questo cambio di categoria: da indisponibile a disponibile. Il centro-sinistra ha votato contro, coerentemente con la posizione assunta dalla minoranza fin dall'inizio della presentazione del bilancio 2008.
In apertura di seduta, gli Assessori avevano risposto a quattro interrogazioni presentate dal centro-sinistra, di cui ero il primo firmatario.
Alla n. 188, relativa all'uso del logo "Comune di Novara" da parte della squadra di basket Ignis Novara destinataria di severi provvedimenti della giustizia sportiva, ha risposto l'Assessore allo Sport Caressa (Forza Italia) per il quale non c'è nulla di grave che determini la revoca di quell'autorizzazione.
Alla n. 197, riferita ai lavori in Viale Dante che hanno comportato gravi disagi agli automobilisti, l'Assessore ai Lavori Pubblici Rizzo (Forza Italia) ha replicato comunicando che i lavori si sono chiusi con qualche giorno d'anticipo la settiana scorsa.
Alla n. 198, inerente lo stato precario dei marciapiedi di Corso Trieste, sempre Rizzo ha risposto che tra i mesi di aprile/maggio si provvederà alla sistemazione.
Alla n. 199, riguardante la partecipazione del Comune di Novara al bando Inail che riconosceva finanziamenti alle Amministrazioni per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, Rizzo ha replicato che l'Amministrazione non ha partecipato con alcun progetto perchè non ne ricorrevano le condizioni.
Alla n. 188, relativa all'uso del logo "Comune di Novara" da parte della squadra di basket Ignis Novara destinataria di severi provvedimenti della giustizia sportiva, ha risposto l'Assessore allo Sport Caressa (Forza Italia) per il quale non c'è nulla di grave che determini la revoca di quell'autorizzazione.
Alla n. 197, riferita ai lavori in Viale Dante che hanno comportato gravi disagi agli automobilisti, l'Assessore ai Lavori Pubblici Rizzo (Forza Italia) ha replicato comunicando che i lavori si sono chiusi con qualche giorno d'anticipo la settiana scorsa.
Alla n. 198, inerente lo stato precario dei marciapiedi di Corso Trieste, sempre Rizzo ha risposto che tra i mesi di aprile/maggio si provvederà alla sistemazione.
Alla n. 199, riguardante la partecipazione del Comune di Novara al bando Inail che riconosceva finanziamenti alle Amministrazioni per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, Rizzo ha replicato che l'Amministrazione non ha partecipato con alcun progetto perchè non ne ricorrevano le condizioni.
L'Assemblea di Palazzo Cabrino sospende i suoi lavori per la campagna elettorale. La prossima seduta è prevista per il 17 aprile. Le Commissioni, invece, proseguono i loro lavori.
Mercoledì 2 aprile alle ore 15.30 è convocata la III Commissione (Cultura-Istruzione) per concludere l'esame del documente finale sul bullismo.
Giovedì 3 aprile alle ore 10.00 e mercoledì 9 aprile alle ore 15.00 è convocata la II Commissione (Lavori Pubblici-Urbanistica) per esaminare il Piano Paesaggistico sul quale il Consiglio dovrà esprimere il proprio parere il 17 aprile.
Mercoledì 2 aprile alle ore 15.30 è convocata la III Commissione (Cultura-Istruzione) per concludere l'esame del documente finale sul bullismo.
Giovedì 3 aprile alle ore 10.00 e mercoledì 9 aprile alle ore 15.00 è convocata la II Commissione (Lavori Pubblici-Urbanistica) per esaminare il Piano Paesaggistico sul quale il Consiglio dovrà esprimere il proprio parere il 17 aprile.
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