Si è spento nella sua casa di Novara , all’età di novant’anni, Enrico Massara, il comandante partigiano, il socialista, il “nostro” Presidente.
Lo avevamo incontrato a fine giugno scorso durante le riprese del film “ Novara Millenovecentoventidue” e poi ancora in Camasca, il 16 agosto al sentiero Beltrami, e infine il 30 agosto alla commemorazione dei Martiri di Vignale.
Ancora a far progetti, ancora a dare suggerimenti, ancora a difendere la memoria della Resistenza , Sempre presente, pacato e saggio.
E’ con grande dolore che annunciamo la scomparsa del nostro indimenticabile “Presidente”
I funerali si svolgeranno mercoledì 9 settembre alle ore 15,30 alla Chiesa di S.. Andrea a Novara
I funerali si svolgeranno mercoledì 9 settembre alle ore 15,30 alla Chiesa di S.. Andrea a Novara
Enrico Massara
Novara 24 novembre 1918 – Novara 7 settembre 2009
Socio fondatore e Presidente dell’Istituto dal 1986 al 1998.
Maestro elementare, nel 1941 è richiamato alle armi nel 4° reggimento carristi di stanza a Vercelli dove incontra Alfredo Di Dio suo capo istruttore. Trasferito prima a Roma e poi ad Abano Terme, viene destinato nel ’43 a Casale Monferrato come sottotenente di complemento. Qui lo coglie l’8 settembre. Fugge dalla caserma e nei giorni successivi raggiunge a Quarna il Capitano Filippo Maria Beltrami diventando ben presto comandante di distaccamento della gloriosa “Brigata Patrioti Valstrona”. Partecipa alle principali azioni del gruppo ed è coinvolto il 13 febbraio ’43 nella battaglia di Megolo in cui cadono Beltrami, Antonio Di Dio, Gaspare Pajetta e altri nove partigiani. Arrestato, picchiato, riesce a fuggire. Torna in montagna ed è tra i fondatori, con Alfredo Di Dio, del gruppo “Patrioti Ossola”, divenuto in seguito divisione “Valtoce”. Ufficiale di collegamento, partecipa alla liberazione dell’Ossola nel settembre ’44. Durante i famosi “quaranta giorni di libertà” è comandante del presidio di Domodossola. Nell’ottobre è costretto a seguire partigiani e popolazione in Svizzera dove è internato in diversi campi. Nonostante ripetuti tentativi di fuga rientra in Italia solo a liberazione avvenuta.
Tra il 1945 e il 1948 è Capitano di Pubblica Sicurezza a Novara . Aderisce al Partito socialista nel 1945 ne diviene segretario della federazione provinciale: in quel periodo è anche segretario provinciale dell’Anpi. Esponente di spicco del movimento cooperativo, tra il 1961 e il 1970 è assessore comunale a Novara , poi presidente dell’Istituto Autonomo case Popolari (1970-1974), componente il collegio sindacale della Cariplo, del fondo pensioni e infine del Finafrica (1975-1998).
Convinto assertore dell’unità della Resistenza è tra i fondatori nel 1968 del Raggruppamento unitario di Novara (Anpi-Fiap-Fivl) e dell’Istituto di cui è ininterrottamente consigliere dalla nascita, poi vicepresidente dal 1975 al 1986 e infine presidente. La sua presidenza è caratterizzata da una forte crescita dell’Istituto e dalla razionalizzazione del Consorzio di gestione. Oggi è presidente onorario dell’Anpi interprovinciale e Presidente onorario dell’Associazione Casa della Resistenza di Fondotoce, di quella splendida realtà culturale di cui è stato uno dei più accaniti fautori e primo Presidente. Dal 1967 è Cavaliere dell’Ordine al Merito della repubblica italiana e, dal 1995, Grande Ufficiale. Nel 1998 la sua Città , lo ha insignito del titolo di “Novarese dell’anno”.
Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola “P. Fornara”
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