Non pago del clamore suscitato dalla sua ordinanza di fascista memoria sul divieto di permanenza nei parchi pubblici a tre o più persone, il Sindaco Giordano se ne esce con un’altra destinata più a far parlare di sé che a colpire la triste piaga della prostituzione.
Il primo cittadino leghista vuole spiegare al suo omologo di Verona Tosi, col quale recentemente ha sottoscritto un fumoso accordo per iniziative comuni in diversi campi, come stroncare la prostituzione. Giordano si accingerebbe ad emettere un’altra ordinanza, insieme al sindaco di Verona, in base alla quale multare non più i clienti ma le stesse prostitute. Evidentemente nell’accordo Novara-Verona c’era un paragrafo segreto, che prevedeva la cooperazione anche in questo settore!
Più che ad Alberto da Giussano il primo cittadino assomiglia allo Smemorato di Collegno, quando definisce non efficace la decisione di Verona di multare i clienti, dimenticando che il 6 settembre 2007 fu proprio Giordano ad emettere l’identica ordinanza che sanzionava con 36 euro di multa i clienti delle lucciole. A distanza di un anno, il Sindaco ha cambiato idea: bisogna colpire non i maschi adulti italiani, ma le donne straniere vittime.
Basterebbe che si andasse a leggere l’opinione di un illustre concittadino che per il suo impegno contro la prostituzione si meritò nel 2007 il titolo di Novarese dell’anno. Andrea Lebra , nel settembre 2007, dichiarò a “La Stampa” che soltanto due-tre ragazze a Novara si prostituiscono liberamente senza più avere protettori alle spalle: «Il fenomeno della prostituzione su strada è costituito quasi totalmente da ragazze straniere, vittime di tratta a scopo di sfruttamento sessuale - scriveva Lebra -Quella che tutte le notti si consuma in alcune zone e vie del territorio comunale costituisce una delle più odiose violazioni dei diritti umani».
Il Sindaco sfiora il ridicolo, quando ammette che comunque la prostituzione in città si limita a pochi casi isolati.
Purtroppo c’è poco da ridere, perché mentre Giordano si trastulla con le sue ordinanze, i novaresi sono in coda dal carrozziere per le auto danneggiate da teppisti, altri continuano a subire furti in alloggi e i pensionati devono sempre guardarsi dalle truffe. Intanto gli agenti delle forze dell’ordine scendono in piazza, anche a Novara, perché il Ministro leghista Maroni ha tagliato drasticamente le risorse per l’acquisto delle divise e la fornitura della benzina.
Novara, 8 agosto 2008.
Nicola Fonzo
Coordinatore provinciale Sinistra Democratica- Consigliere comunale Novara
P.S. Sul “Corriere della sera” di oggi il sindaco sceriffo ante litteram Gentilini con lo slogan “Donne libere di prostituirsi e niente multe” prende in giro i sindaci leghisti del Nord dando loro degli “scriffini” perché “far pagare 500 euro a un cliente rientra nello spirito giovanile dei sindaci da linea dura. Ci vuole altro”.
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