Abbiamo appreso, come sempre dai giornali perché il Consiglio Comunale non merita tanta attenzione dal primo cittadino, che il Sindaco ha nominato Stefano Spelta nel Consiglio di Amministrazione del CIM, al postodel dimissionario Gianangelo Scotti.
Ci sorgono naturali alcune osservazioni, considerando che il CIM ha un ruolo strategico per lo sviluppo del nostro territorio (o almeno così dovrebbe essere) e che il 19,59% della società è proprietà del Comune di Novara. Quindi è evidente l’interesse pubblico per quello che si decide nel CIM.
Sarà utile ricordare che sulla nomina di Scotti nel Consiglio di Amministrazione del CIM l’opposizione in Consiglio Comunale manifestò tutta la sua contrarietà, ritenendo quella decisione del Sindaco un atto contrario a quanto prevede una legge dello Stato. Giordano non diede retta ai quei rilevi e i consiglieri comunali del centro-sinistra si rivolsero al Tribunale Amministrativo Regionale per annullare la nomina. E’ storia recente, di qualche mese fa. Infatti le dimissioni di Scotti dal Consiglio di Amministrazione del CIM non ci sorprendono.
Ciò che invece ci sorprende è il curriculum che dovrebbe supportare la nomina di Spelta, imprenditore nel settore della comunicazione e della pubblicità (sempre leggendo dai giornali!). Che ci azzecca con il CIM? Forse la sua provenienza potrebbe rappresentare un’area di interesse per il CIM? Con tutto il rispetto per la Valsesia, ci sembra abbastanza arduo considerarla strategica per l’intermodalità.
Dunque il nominato, come spesso accade quando si tratta di incarichi in Enti pubblici, ha il “merito” di militare tra le fila dei vincitori. Infatti Spelta, assurto agli onori della cronaca nazionale perché organizzatore della campagna elettorale del Sindaco di Varallo Sesia Gianluca Buonanno (ex AN, poi in un partito fai dai te “Controcorrente”, ora nella Lega Nord) alle elezioni politiche della primavera. Buonanno è diventato deputato e Spelta, definitosi in un’intervista al “Corriere della Sera” del 21 aprile scorso un tifoso della Lega, è stato cooptato nel CdA del CIM.
Niente di nuovo, verrebbe da concludere. Ma se proprio doveva essere un leghista a sostituire Scotti al CIM, non c’era nella nostra città un simpatizzante dello stesso partito del Sindaco che avesse i titoli per ottenere quel posto? Non sono loro gli autori dello slogan “Padroni a casa nostra”?
Ci sorgono naturali alcune osservazioni, considerando che il CIM ha un ruolo strategico per lo sviluppo del nostro territorio (o almeno così dovrebbe essere) e che il 19,59% della società è proprietà del Comune di Novara. Quindi è evidente l’interesse pubblico per quello che si decide nel CIM.
Sarà utile ricordare che sulla nomina di Scotti nel Consiglio di Amministrazione del CIM l’opposizione in Consiglio Comunale manifestò tutta la sua contrarietà, ritenendo quella decisione del Sindaco un atto contrario a quanto prevede una legge dello Stato. Giordano non diede retta ai quei rilevi e i consiglieri comunali del centro-sinistra si rivolsero al Tribunale Amministrativo Regionale per annullare la nomina. E’ storia recente, di qualche mese fa. Infatti le dimissioni di Scotti dal Consiglio di Amministrazione del CIM non ci sorprendono.
Ciò che invece ci sorprende è il curriculum che dovrebbe supportare la nomina di Spelta, imprenditore nel settore della comunicazione e della pubblicità (sempre leggendo dai giornali!). Che ci azzecca con il CIM? Forse la sua provenienza potrebbe rappresentare un’area di interesse per il CIM? Con tutto il rispetto per la Valsesia, ci sembra abbastanza arduo considerarla strategica per l’intermodalità.
Dunque il nominato, come spesso accade quando si tratta di incarichi in Enti pubblici, ha il “merito” di militare tra le fila dei vincitori. Infatti Spelta, assurto agli onori della cronaca nazionale perché organizzatore della campagna elettorale del Sindaco di Varallo Sesia Gianluca Buonanno (ex AN, poi in un partito fai dai te “Controcorrente”, ora nella Lega Nord) alle elezioni politiche della primavera. Buonanno è diventato deputato e Spelta, definitosi in un’intervista al “Corriere della Sera” del 21 aprile scorso un tifoso della Lega, è stato cooptato nel CdA del CIM.
Niente di nuovo, verrebbe da concludere. Ma se proprio doveva essere un leghista a sostituire Scotti al CIM, non c’era nella nostra città un simpatizzante dello stesso partito del Sindaco che avesse i titoli per ottenere quel posto? Non sono loro gli autori dello slogan “Padroni a casa nostra”?
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